Come noto anche gli Enti locali devono adempiere agli obblighi imposti dal Regolamento (UE) 679/2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, pubblicato Il 4 maggio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea che diventerà definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018.
Il Regolamento avrà effetti importanti sulle Pubbliche Amministrazioni locali che dovranno da subito rivedere il proprio “sistema privacy”. Tra le priorità a cui gli Enti devono adempiere rientrano:
1) La designazione del Responsabile della protezione dei dati – RPD (noto anche come DPO);
2) L'istituzione dei Registri relativi alle attività di trattamento;
3) La notifica delle violazioni dei dati personali (cd. data breach).
Gli Enti locali sono dunque chiamati alla creazione di un “sistema della privacy” che impone tutta una serie di adempimenti, tra i quali:
- Designazione del responsabile della protezione dei dati;
- Attuazione del Regolamento UE 679/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali;
- Registro attività di trattamento;
- Registro categorie di attività di trattamento.
Per consentire agli Enti soci di rispondere anche a questo gravoso adempimento normativo, Asmenet rende disponibile gratuitamente la soluzione oltre a poter essere designata nel ruolo di RPD. Particolare attenzione è rivolta soprattutto alla istituzione del “Registro delle attività di trattamento”, per il quale è essenziale avviare quanto prima la ricognizione dei trattamenti svolti e delle loro principali caratteristiche, funzionale all'istituzione del registro. Sul tema, nelle prossime settimane saranno organizzati degli incontri formativi provinciali gratuiti.
Per gli Enti che vogliono usufruire del servizio è sufficiente inviare la scheda di adesione sottostante via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via fax al numero 081 19721004. Per maggiori informazioni chiamare lo 081 7877540.
Entro il 31 marzo pv tutte le pubbliche amministrazioni dovranno pubblicare sui propri siti istituzionali gli OBIETTIVI DI ACCESSIBILITÀ PER IL 2018, ai sensi dell’articolo 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Sulla base delle indicazioni dall’Agid le PA debbono:
- Compilare il Modello A: “Questionario di autovalutazione” (in allegato)- un’autovalutazione sullo stato di adeguamento dei propri siti istituzionali e servizi web alla normativa sull’accessibilità. I risultati forniscono all’Amministrazione un quadro completo delle criticità esistenti per ogni sito web e servizio fornito. I medesimi risultati potranno essere utilizzati dall’Amministrazione per predisporre un elenco di punti per la definizione degli obiettivi annuali di accessibilità e degli interventi da realizzare.
- Inserire, attraverso l'applicazione web di AgID (https://accessibilita.agid.gov.it/), gli “Obiettivi di Accessibilità” per l’anno 2018 come indicato nel manuale utente, seguono alcuni suggerimenti:
Sito web istituzionale -> Sito web -> Restyling del sito web istituzionale
Sito web istituzionale -> Sito web -> Revisione della strutturazione dei contenuti
Sito web istituzionale -> Sito web -> Interventi sui documenti (es. pdf di documenti-immagini "non accessibili")
- Al termine della procedura viene generato un link che rimanda alla pagina Obiettivi compilati sull'applicazione web AgID. Questo link deve essere pubblicato sul sito dell’amministrazione alla pagina "Accessibilità e Catalogo di dati, metadati e banche dati" presente in "Amministrazione trasparente - Altri contenuti" (usando l’etichetta “Obiettivi accessibilità 2018”)
L’Agid, con la determinazione n. 36/2018 del 12 febbraio 2018, ha emanato disposizioni per la riorganizzazione del dominio di secondo livello .gov.it. La determinazione si basa sul principio che il dominio di secondo livello .gov, quando utilizzato, individua in ambito UE e USA unicamente le amministrazioni centrali dello Stato, con l’eccezione del Regno Unito, e non già indistintamente qualunque amministrazione pubblica centrale e locale come invece avviene oggi in Italia.
Questo comporta che l’assegnazione dei domini .gov.it verrà riservato alle sole amministrazioni centrali dello Stato con ovvie conseguenze per quelle amministrazioni locali che attualmente lo utilizzano. Di conseguenza il dominio .gov.it, utilizzato dalle pubbliche amministrazioni locali potrà essere utilizzato soltanto fino al 30/06/2018. Risulta evidente che i tempi a disposizione delle amministrazioni locali sono molto ristretti. Il mancato adeguamento entro i termini di cui sopra, prevede la sospensione del dominio per un periodo pari a 60 giorni solari. Se, alla scadenza degli ulteriori 60 giorni, l’amministrazione non abbia provveduto alla correzione delle anomalie, l’Agenzia provvederà alla cancellazione definitiva del dominio.
Con l’occasione, Asmenet che può vantare dal 2005 la gestione dei domini e la realizzazione di siti istituzionali a norma, evidenzia di aver realizzato una soluzione tecnologica, tra i primi in Italia, del sito istituzionale comunale conforme alle recenti “Linee Guida di design per i servizi web della PA” emanate dall’Agid, si rende disponibile a supportare le amministrazioni locali che devono obbligatoriamente dismettere il proprio dominio .gov.it, nei tempi stretti imposti dall’Agid.
Tale supporto, completamente gratuito per gli Enti soci, viene esteso anche alla modifica degli indirizzi email istituzionali che prevedono l’estensione .gov.it.
Per gli Enti che vogliono usufruire del servizio è sufficiente inviare la scheda di adesione sottostante via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via fax al numero 081 19721004. Per maggiori informazioni chiamare lo 081 7877540.
Il 14 dicembre 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.291 la Legge n.179, recante le “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” che, tra l’altro, disciplina la segnalazione di attività illecite all’interno delle amministrazioni pubbliche attraverso la rigorosa disciplina dell’istituto del whistleblowing. L’istituto del Whistleblowing mira, tra l’altro, a tutelare il dipendente che segnala al responsabile della prevenzione della corruzione e della corruzione (RPCT) condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza.
La procedura per tali segnalazioni va istituita dal RPCT, il quale deve occuparsi di dotare l’Ente di un canale alternativo di segnalazione “idoneo a garantire, con modalità informatiche, la riservatezza dell’identità del segnalante”
Al riguardo, per gli Enti soci in regola con la quota servizi, ASMENET rende disponibile gratuitamente uno piattaforma di segnalazione che risponde a tali disposizioni. Le piattaforma prevede le seguenti funzionalità:
- Accesso riservato e sicuro per il segnalante o whistleblower;
- Inserimento delle segnalazioni tramite una procedura intuitiva e di facile compilazione;
- Trasmissione della segnalazione in maniera del tutto riservata;
- Integrazione delle segnalazioni effettuate;
- Notifica Mail al RPCT di avviso di una nuova segnalazione;
- Accesso ad un’area riservata per il RPCT dove prendere visione delle segnalazioni ricevute;
Per usufruire del servizio è sufficiente inviare la scheda di adesione sottostante.